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Federica Iuso

L’ETA’ CONTA? “IL LAUREATO” INSEGNA


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<<Signora Robinson, sta cercando di sedurmi?>>

Con questa frase Benjamin (Dustin Hoffmann) capisce le intenzioni poco nascoste di Mrs Robinson, nel celeberrimo film cult “Il laureato”. Nel 1967, Mike Nichols realizza questa pellicola che rimarrà impressa nella storia del cinema e che regalerà molti premi Oscar tra cui quello come “Migliore attore protagonista” per Dustin Hoffmann.

La storia narra di un giovane, Benjamin Braddock, che fresco di laurea partecipa alla festa in suo onore organizzata dai genitori e dai loro amici. Tra questi c’è la signora Robinson che con la scusa di farsi riaccompagnare a casa tenta di sedurre Benjamin intrecciando con lui, in seguito, una relazione extraconiugale.

Quando la figlia della signora Robinson, Elaine, torna nella cittadina, fa innamorare perdutamente Benjamin, che la corteggia fino a fuggire insieme a lei contro il volere di tutti.

Questa storia è ricca di attualità, anche se in quegli anni, con l’uscita del film nelle sale, fece molto scalpore per l’aggressività del tema affrontato.

Nel film sono innovativi gli effetti speciali e la colonna sonora, di Simon & Garfunkle, ma ciò che più attira, come sempre d’altronde, è il personaggio dell’irresistibile Mrs Robinson. Il suo stile è inconfondibile, una vera donna, incredibilmente attraente per il giovane e inesperto Benjamin, e dal guardaroba sexy ed animalier. Guepière, autoreggenti velate, tubini vedo-non-vedo e carrè d’ordinanza.

​Al contrario in sua figlia Elaine, troviamo esattamente l’opposto, un’animo docile (che farà innamorare Ben) e uno sguardo dolce da cerbiatta. I suoi outfits sono fondamentalmente preppy e college. Maglioncini in lana con trecce e coat color cammello e rosa. Capelli fluenti tipicamente Sixties.

Tuttora accade che un giovane trovi più affascinante la madre piuttosto della figlia, e molto spesso c’è uno scontro generazionale molto forte. Si possono incontrare cinquantenni che vogliono apparire più giovani e che adoperano un abbigliamento che non lascia spazio all’immaginazione; dall’altro lato vediamo ragazzine inesperte che affrontano la loro giovinezza volendo sembrare più grandi e già “vissute”.In fin dei conti, molto spesso, non è l’età che conta, ma la certezza di saper guardare avanti, senza essere infelici della propria vita e senza farsi sopraffare dalla noia.

“Il laureato” docet.

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